Carlo Calenda ha deciso di prendere una posizione secca: arriva il “no” alla Schlein e una nuova proposta importante.
Il leader di Azione Viva, Carlo Calenda, ha deciso: “no” alla Schlein e al suo invito a partecipare al presidio di oggi in viale Mazzini per difendere l’indipendenza del servizio pubblico e la libertà di stampa. Non solo. Il politico ha poi affrontato anche il tema caldissimo di queste settimane sulle proteste degli agricoltori ribadendo la sua proposta.
Calenda, il no alla Schlein
Intervistato da Sky Tg24, Calenda ha affrontato diversi temi caldi dell’attualità politica italiana. In primis, il passaggio sul no alla Schlein e all’invito della leader del Pd di presenziare al sit-in in Rai per difendere l’indipendenza del servizio pubblico e la libertà di stampa. “Non ci andrò: io i sit in li facevo a 14 anni. Noi, oggi, dobbiamo fare una proposta come Dio comanda, siamo pagati per questo”, le sue parole.
Secondo il leader di Azione Viva servono delle proposte “e non si sa qual è la loro. Non siamo studenti del liceo Tasso. Gli elettori ci pagano per questo, per fare proposte. Questo è un modo di fare politica che non ha alcun senso”.
La proposta per gli agricoltori
Altro argomento trattato da Calenda quello delle proteste degli agricoltori. In tale ottica, il politico ha detto: “Il problema vero degli agricoltori, soprattutto quelli italiani, è il costo di produzione che non viene riconosciuto dalla grande distribuzione. Questa cosa deve finire”.
Anche per questo il leader di Azione ha ribadito la sua proposta: “Per questo la proposta che ho fatto io, è che siccome c’è un’agenzia che definisce il costo medio di produzione agricolo, come con il salario minimo non puoi andare sotto il costo di produzione. C’è gente che sta lavorando, che nonostante si faccia un gran sedere tutti i giorni, non può viverci. Questa cosa non più accadere […]”.